La questione climatica ha visto un netto cambiamento di velocità con due eventi fondamentali che si sono verificati nel 2015. Il primo è stato la pubblicazione dell'enciclica papale “Laudato Si”; il secondo l'accordo globale raggiunto dopo la conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici. Altri scenari ancora prevedono la possibilità di introdurre “emissioni negative” (NET ovvero Negative Emission Technologies) per riportare le concentrazioni di CO2 a livelli accettabili. Si presume che, in futuro, sarà possibile creare tecnologie NET nella forma di “BECCS” (Bio Energy with Carbon Capture and Storage), ovvero attraverso la creazione di enormi foreste il cui legno verrebbe raccolto e poi bruciato per creare energia: il modello “BECCS” è il solo a venire considerato negli scenari dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). I nostri calcoli indicano che, se non cominciamo subito a investire energia nella transizione, arriveremo a un punto di non ritorno, a partire dal quale la transizione sarà impossibile senza andare oltre i limiti climatici e senza trovarci di fronte all'esaurimento dei fossili.
Accelerare i tempi
Beccs, soluzioni possibili
di Ugo Bardi
Articolo completo si trova nell'edizione 101/102 del 2017 alle pagine 4 - 5.