Nel 1977 l’UNSCEAR (United Nations Scientific Committee on the Effects of Atomic Radiation) aveva riconosciuto nel Radon (gas nobile, inodore, insapore, incolore e chimicamente inerte, che può essere considerato la più importante sorgente di radiazioni di origine naturale) la principale sorgente di radiazioni ionizzanti a cui era esposta la popolazione e, nel 1988, la IARC (International Agency for Research on Cancer) lo aveva classificato come cancerogeno di gruppo 1. Anche alcuni materiali da costruzione, in virtù della loro natura, possono emettere quantità di Radon non trascurabili: per questo motivo la concentrazione del Radon riscontrabile negli ambienti indoor varia in funzione di alcuni parametri tra cui la temperatura, la pressione, la ventilazione e le condizioni dell’edificio. Gli interventi per prevenire l’inquinamento di Radon possono essere in edifici sia già esistenti e anche in fase di costruzione; in ogni caso è sempre opportuno favorire il ricambio dell’aria nei locali degli edifici: ciò contribuisce a diminuire la concentrazione di radon e di altri agenti inquinanti.
Inquinamento da Radon
Bonifiche e prevenzione negli edifici
di Francesco Nappi
Articolo completo si trova nell'edizione 101/102 del 2017 alle pagine 70 - 71.