Un centro diurno può essere definito genericamente come “un luogo che offre quotidianamente servizi esterni a domicilio a persone anziane che presentano perdite di autonomia di diverso grado”. Questi servizi includono generalmente il monitoraggio dello stato di salute, attività di cura della persona, attività di riattivazione psicomotoria e di socializzazione. Attraverso questi interventi si mira a favorire il mantenimento nel proprio ambiente di vita di persone a forte rischio di isolamento per la gravità delle patologie che li affliggono o per la rarefazione della rete parentale di riferimento. Si tratta di una soluzione ibrida rispetto alla casa di riposo o alla casa-alloggio che però permette alle famiglie di affidare i propri cari a personale qualificato durante la giornata lavorativa, per poi permetterne il ritorno a casa prima di sera. I centri diurni per anziani sono nati in Italia nei primi anni ’80, grazie all’intuizione di alcune organizzazioni non profit e sulla scorta delle sperimentazioni avviate qualche anno prima soprattutto in Canada. Erano un modello di intervento innovativo, perfettamente in linea con la riflessione internazionale dell’epoca, che cominciava a porsi il problema di un sistema di risposte flessibili e articolate ai bisogni emergenti di una popolazione sempre più anziana.
La quotidianità protetta
Centro diurno integrato a Palazzo San Gervasio in Basilicata
di Mario Pasquale Martorano
Articolo completo si trova nell'edizione 121/122 del 2020 alle pagine 66-71.