Pelle ambrata e dita nodose scivolano veloci annodando giunchi di bambù. I gesti, animati da una maestria senza tempo, risaltano sulla polvere di terra gialla che infarina le mani. Il lavoro di intreccio forma la trama di un tappeto di foglie ondeggianti che, irrigidito da rami più grossi, riveste i telai delle abitazioni e delle altre costruzioni del Warka Village. Immerso nella foresta pluviale è situato nella regione meridionale del Camerun, a circa 40 km dalla città di Kribi. L’insediamento sorge su una radura circondata da una vegetazione lussureggiante, perforata da fasci di luce che filtrano tra i rami creando drammatici effetti chiaroscurali. Grandi capanne a pianta rettangolare sono disposte a semicerchio attorno ad uno spazio vuoto, sufficientemente ampio per accogliere danze ed altre manifestazioni collettive.
Un tecnovillaggio per i pigmei
Nella foresta del Camerun si intrecciano cultura indigena e innovazione
di Salvatore Cusumano, Monica Carmen
Articolo completo si trova nell'edizione 128 del 2021 alle pagine 26-35.