La residenza o Ansitz di Fonteklaus abbraccia il magnifico scenario naturale della Valle Isarco, sopra la cittadina di Chiusa, l’antico borgo medioevale con mura possenti e strette stradine. Accanto allo storico edificio, situato ad un’altitudine di circa 1000 metri, passano numerosi sentieri escursionistici che portano verso prati e boschi delle valli circostanti. Menzionato per la prima volta in un documento del XIV secolo, Fonteklaus era una fattoria signorile nell’area linguistica di confine tedesco-romancio. Il nome risale al latino "fons clausa", che significa "fonte chiusa”. Nel corso dei secoli la residenza, situata nel comune di Laion, cambiò diversi proprietari scivolando in un progressivo degrado fino a quando nel 1938 non venne acquistata dalla famiglia Gfader. In un primo momento fu utilizzata solo come fienile ma nel 1979 venne ristrutturata completamente con grande cura. Da allora l’imponente edificio, visibile dal fondovalle con la sua forma compatta e le proporzioni regolari, è diventato un popolare albergo. Un luogo sereno, dove riposare, rilassarsi, ma anche celebrare e festeggiare. La residenza, chiamata anche “Feste Haus” (casa fortezza), spicca nettamente sul costone della montagna con le sue facciate candide e le tradizionali imposte bianco-rosse.
Bagnarsi nella “fonteklaus”
Rigenerarsi nel laghetto fitodepurato dell’antico albergo
di Wittfrida Mitterer
Articolo completo si trova nell'edizione 130/131 del 2022 alle pagine 86-93.