L’uomo, così come per i suoi fenomeni misteriosi, anche per lo spazio utilizza archetipi come la semisfera, la simmetria, e l’asimmetria: lo spazio non esiste, viene creato dall’uomo usando quindi gli archetipi del passato ricavati da forme elementari, cercando di trovare una dimensione tridimensionale, ma alla fine ritorna al nulla. Questo è il pensiero di Imre Makovekz, maestro ungherese progettista di importanti ed originali opere quali la Chiesa parrochiale di Santo Stefano e il Centro Sociale di Makò
L'aura di Hamvas Béla
di Imre Makovekz
Articolo completo si trova nell'edizione 17 del 2000 alle pagine 18 - 23.