Definita la figura di Bruno Taut, artefice della rinascita sociale dell'architettura tedesca tra le due guerre. Egli denunciò la precarietà sanitaria e l'ingiustizia sociale dell'urbanistica capitalistica alla quale cercò di reagire proponendo insediamenti organizzati in maniera cooperativa. Nel 1913 progettò la città-giardino di Falkenberg. Propose anche una certa varietà di colori per spezzare la monotonia degli insediamenti a schiera. Noto anche come progettista di Siedlungen, applicò i principi del Movimento Moderno e usò anche lì colori ed accorgimenti per vivacizzare l'architettura; utilizzò anche il colore come elemento di captazione passiva dell'energia solare.
I colori di Taut
di Giordano Ometto
Articolo completo si trova nell'edizione 24/25 del 2001 alle pagine 80-85.