Editoriale - Quale sogno

Oggi l’architettura può costituire l’alternativa per riannodare le reti della nostra società alienata dalla globalizzazione ricreando situazioni di dialogo, incontro e solidarietà.
La progettazione dei nostri spazi deve unire, collegare, aggregare e dialogare: solo così possiamo migliorare la qualità della vita e azionare processi sociali sostenibili nel futuro.

Articolo completo si trova nell'edizione 33 del 2003 alle pagine 2 - 3.

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