Le architetture eleganti e solenni dei luoghi della produzione, nate a partire dal 1778, sono state pensate per svolgere un lavoro dignitoso e per essere rapportate armoniosamente al contesto del momento storico. Successivamente ci sarà un periodo in cui, come scriverà Dickens, la prigione si confonderà con il municipio ecc… nell’insalubrità e degrado selle città. Nel 1853 si realizzano le prime lottizzazioni industriali dove convivono attrezzature collettive e residenze. Nei primi del 1900, con Behrens e altri architetti (neues bauen), lo sforzo innovativo e progressista libererà la visione l’architettura della produzione da ogni decorazione. Dall’evoluzione di questa esperienza si arriverà all’anonimato di questo tipo di edifici produttivi che oggi occupano le nostre aree industriali.
L’utopia Industriale
di Salvatore Gammella, Ginevra De Colibus
Articolo completo si trova nell'edizione 37 del 2004 alle pagine 4 - 8.