Un luogo è sempre qualcosa di non riducibile: nella sua sostanza è formato da individui che lo hanno vissuto e che lo vivono. Tra i luoghi e la memoria c’è sempre un rapporto stretto; solo che oggi le decisioni e la tecnologia sono infinitamente più potenti di un tempo ma anche più pericolose. Non bisogna tentare di conservare non in senso di “mummificare”, ma è necessario riuscire a dare un significato, affinchè si possano inventare spazi capaci di diventare luoghi mentali, luoghi di esperienza, legando il presente con il passato.
Editoriale - Quale memoria?
di Ugo Sasso
Articolo completo si trova nell'edizione 38 del 2004 alle pagine 2 - 3.