L'esistenza minima

I concetti che stanno alla base del Movimento Moderno si concentrano tra il 1920 e il 1930; dalla pubblicazione del testo ”Eupalino” di Paul Valere, al CIAM di Francoforte del 1929, l’idea portante è che l’architettura avrebbe potuto reggere il confronto con il repentino cambiamento di scenario connesso all’industrializzazione, solo se fosse stata in grado di rifondarsi sulla base di processi razionalizzanti.
Sul piano concreto, per conciliare l’obiettivo di ottimizzare le superfici abitative, standardizzare i componenti, e garantire il comfort ergonomico, bisognava ridurre gli spostamenti e i movimenti inutili.
Tutto ciò che non rispondesse a canoni di razionalità ed efficienza viene escluso come spreco superfluo; da qui i principi dell’Existenz Minimum e dello Standard.

Articolo completo si trova nell'edizione 48/49 del 2006 alle pagine 68 - 75.

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