Una piccola cabina rossa di una funivia, utilizzata per anni ma ora divenuta un oggetto obsoleto, è stata trasformata in un dispositivo utile ad interpretare e indirizzare le energie presenti nel paesaggio. L’oggetto diventa un segno della memoria che si trasforma in un gesto di bioarchitettura, un contributo all’ecologia dei segni e intervento catalizzatore di significati storici legati all’ambiente contemporaneo.
Funivia segno urbano
La trasformazione di un oggetto obsoleto in luogo di memorie collettive
di Ugo Sasso
Articolo completo si trova nell'edizione 53 del 2008 alle pagine 18 - 19.