Il termine terra preta, ossia terra nera, deriva dall’espressione portoghese “terra preta do índio” ed è un substrato del sottosuolo tipico del bacino amazzonico risalente all’epoca precolombiana che si distingue per il colore scuro e l’alto grado di fertilità dovuto alla presenza di materiale organico e carbone vegetale. Tra i pionieri che hanno studiato le possibili applicazioni della nuova terra preta, in ambito agricolo, per il riciclo dei rifiuti organici e per la depurazione di aree inquinate, ai fini della produzione del Humus secondo un processo di trasformazione anerobico e inodore con l’ausilio di una combinazione di microorganismi c’è l’ing. Joachim Böttcher (Palaterra.eu) , che, insieme a Jörg Weber ha fondato Palaterra, un’azienda innovativa con sede nel distretto Renania Palatinato che produce la nuova terra preta. L’innovazione di Joachim Böttcher, insignito dal governo tedesco con il premio dell’ambiente, è stata definita dalla cancelliera Merkel “L’innovazione del 21esimo secolo”
La lectio magistralis si terrà venerdì 8 luglio dalle ore 14.00 alle ore 19.00 e sabato 9 luglio dalle ore 9.00 alle ore 17.30
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