Itaca

Francesca Golizia

l progetto ricade all’interno della ‘Riserva Naturale Monte Mario’ e si propone di creare connessioni visive e funzionali con il Centro Don Orione attraverso la costruzione di una continuità articolata tra l’area boscata e l’area antropizzata.

La riorganizzazione dell’eco parcheggio, del polo sportivo e delle aree a verde accompagna l’asse di penetrazione nell’area di progetto che si configura come zona-filtro tra il territorio della Riserva Naturale e il Centro, realtà multidisciplinarie animata da spirito solidale di cui la comunità di accoglienza farà parte.

I percorsi ciclabili e pedonali che s’innestano su quelli gia esistenti nella Riserva e il parcheggio per biciclette creato al centro dell’area contribuiscono all’integrazione descritta con l’intenzione di far interagire il territorio naturale con gli ospiti della comunità in un processo riparativo di cura reciproca. Nello stesso alveo di cura si iscrive la presenza dell’orto, del frutteto (o noccioleto esistente), il bacino di fitodepurazione e la creazione di un lago di raccolta acqua piovana: un paesaggio che interagirà quotidianamente con la permanenza degli ospiti creando consapevolezza, dignità e complicità ecologica.

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L’idea progettuale propone la realizzazione di una piattaforma a quota costante che si sviluppa come un rizoma abilitando la crescita di ulteriori ‘fusti’, vie che contengono un macromodulo (cinque stecche prefabbricate che si sviluppano su tre piani) e un micromodulo (cinque prefabbricati integrati nel frutteto). Questi due ambiti, l’uno dedicato alla lungo degenza temporanea , l’altro all’ospitalita’ giornaliera di chi è senza fissa dimora, s’intersecano tra di loro dando vita ad un unico complesso che si apre al paesaggio con molteplici viste dinamiche che invitano a fare esperienza del luogo.

Le cinque stecche prefabbricate sorgono su basamenti in legno che sopraelevano leggermente le costruzioni dalla piattaforma di suolo rivestita in ghiaia, insistono su platee in c.a. isolate da granuli di vetro cellulare ed hanno connessioni aeree ai piani superiori per creare maggiore vivibilità e relazionalità tra gli abitanti.

Nel progetto si prevede l’uso di prefabbricati in legno, strutture temporanee che consentono la modulazione degli spazi abitativi a seconda delle esigenze e il controllo dell’evolutività dell’insediamento. Il ricorso a unità modulari di tipo sociale permette l’organizzazione di funzioni tipiche di quartiere quali: presidio sanitario, uffici, spazi di ristorazione, attività ricreative, etc. I moduli, sono di due tipi :di servizio e abitativo e possono essere composti in molteplici ipotesi combinatorie a seconda delle necessità di accoglienza. Nelle unità di abitazione minima cosi create trovano spazio letti, angolo cottura, bagni ed eventualmente una divisione zona notte – zona giorno per i nuclei cui è possibile dedicare più conforto spaziale. Un balcone e un ballatoio continuo di accesso a ogni unità caratterizza la tipologia architettonica. La produzione dei moduli può avvenire in fabbrica tramite la creazione di singoli elementi successivamente assemblati sul cantiere del sito o può essere creata in toto in fabbrica con successivo trasporto dei singoli moduli completi tramite autoarticolati dotati di sterzo posteriore in grado di percorrere strade montane. In quest’ultimo caso si tratta comunque di trasporti eccezionali, poiché eccedono la sagoma limite definita dal Codice della Strada.

La struttura dei moduli prefabbricati in legno massiccio è quella del sistema brettstapel che non fa uso di formaldeide nè di impregnanti derivati dal petrolchimico. Tra un modulo e l’altro si prevede un’ intercapedine riempita di sabbia silicea e opportuni sistemi di ancoraggio idonei alla sovrapposizione e all‘accostamento reciproco. Il valore del legno come materiale da costruzione dal punto di vista ecologico è ottimo, purché si abbia garanzia di una corretta gestione delle aree boschive, di una scelta locale e di un uso di specie a rapido accrescimento (es. pino, abete, pioppo, ontano, robinia, etc). Il legno ha un elevato grado di sostenibilità rispetto al problema dell’inquinamento ambientale poiché durante il processo di crescita e di fotosintesi clorofilliana assorbe anidride carbonica, imprigionando CO2 che viene cosi sottratta all’atmosfera. Inoltre la facilità e velocità di realizzazione delle strutture ne suggerisce il largo impiego grazie anche alle proprietà peculiari del materiale quali:

- Elevato potere termocoibente

- Eccellente resistenza alle azioni sismiche

- Elevata durabilità

- Buon comportamento al fuoco

- Grande igroscopicità

- Ottima resistenza meccanica

- Elevata temperatura superficiale

Gli altri materiali impiegati rispettano i criteri della bioedilizia e si è posta un’attenzione particolare alle caratteristiche termotecniche degli elementi costruttivi e alle loro stratigrafie di dettaglio.

Si è fatto largo uso dell’energia solare fotovoltaica (per energia elettrica, ACS e acqua tecnica), ricorso al sistema di recupero acque piovane e sono state canalizzate nel progetto strategie di funzionamento energetico capaci di ottimizzare le necessità di comfort con il minor consumo.


Quanto al cantiere, dopo attenta analisi del sito, si prevede di sistemare preliminarmente l’area con operazioni di movimento terra eliminando ramaglie, arbusti e ceppaie presenti nella zona e ripiantumando le piante che insistono sulle aree di sedime degli edifici di progetto. Per le sistemazioni a verde si auspica, dove necessario, il ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica. Avendo rimodellato il terreno secondo le quote indicate nel progetto,si provvederà ad asportare, per tutta la superficie di occupazione, lo strato di terreno vegetale dal piano di appoggio, onde evitare cedimenti del corpo stradale e degli appoggi dei prefabbricati. Successivamente si dovrà preparare l’installazione dei sistemi di drenaggio e delle opere a rete e si realizzerà sotto l’impronta di ogni stecca di edifici una piattaforma in cls, armata con rete elettrosaldata avendo riguardo a fenomeni di filtrazione di acque meteoriche o risalita di umidità e verranno infine posizionati i prefabbricati come da progetto.


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