A Le Ville, frazione del Comune di Chamois, situata a 1780 m di altezza, la realizzazione dell’edificio residenziale Casa UD (Progetto di Tiziana Monterisi ed Elia Sbaraini) sorto sui resti di un rudere risalente al 1834, si è basata sull’utilizzo di materiali che valorizzano gli scarti dell’agricoltura, minimizzando la produzione di rifiuti e l’impatto ambientale. La struttura portante è realizzata attraverso un pannello prefabbricato in legno e paglia di riso mentre le soluzioni per l’involucro edilizio, per i massetti e gli intonaci utilizzano finiture a base di calce aerea, cocciopesto, lolla di riso e pula. Questi materiali traspiranti ed igroscopici, con un basso livello di energia grigia riducono al minimo il fabbisogno energetico preservando gli abitanti senza isolarli ermeticamente. La casa diventa una terza pelle, secondo il concetto introdotto da Karl Ernst nel 1975: dopo quella umana e quella rappresentata dai vestiti, anche la casa deve essere capace di “respirare”, di avere cioè continui interscambi con l’ambiente esterno al fine di fornire un ambiente interno salubre. Le soluzioni utilizzate riducono al minimo l’impatto ambientale dando vita ad una casa attiva in grado di produrre una quantità di energia superiore a quella utilizzata.
La casa come terza pelle
Nuova residenza a Chamois, Valle D’Aosta
di Tiziana Monterisi
Articolo completo si trova nell'edizione 109 del 2018 alle pagine 50 - 57.