Notre Dame Reloaded

Progetti per ricostruire o cancellare un simbolo?

Il drammatico incendio che il 15 aprile 2019 ha colpito la cattedrale simbolo della cristianità nel mondo, non ha soltanto lasciato “scoperta” Notre Dame ma ha scoperchiato il vaso di pandora di un buon numero di architetti, da cui sta fuoriuscendo di tutto, vera espressione dei mali dell’uomo moderno e della condizione di architetto. L’annuncio del concorso internazionale ha letteralmente fatto perdere la testa a molti architetti che hanno rotto gli argini con le ipotesi più stravaganti con gli effetti speciali della computer grafica, in spregio alle più elementari prassi da applicare in questi casi, trattandosi di un intervento di restauro monumentale. Abbiamo visto circolare un vero e proprio catalogo da fiera delle vanità; ma come è possibile che si possano immaginare interventi che non tengano conto di un testo monumentale che andrebbe approcciato secondo i canoni di un restauro scientifico? Tutto questo solo per “lasciare” un segno del proprio passaggio, esasperando quella autoreferenzialità che assilla gli architetti e uccide l’architettura. Speriamo in una seria presa di coscienza da parte degli architetti che porti a riconoscere la responsabilità e le competenze necessarie per intervenire in questo caso.

Articolo completo si trova nell'edizione 116 del 2019 alle pagine 2-5.

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