Riemerso a Pisa l’antico arsenale

Restaurato il cantiere navale della gloriosa Repubblica Marinara

Agli inizi del Duecento, tra il 1159 e il 1161 cominciarono i lavori di realizzazione della “Tersana”, il quadrilatero racchiuso tra le mura della città di Pisa, all’interno del quale sorgeva l’antica fabbrica dell’arsenale. L’antico Arsenale subì nel corso degli anni, modifiche, ampliamenti, demolizioni e cambi di funzione, fino al bombardamento del 1943 che distrusse definitivamente la copertura. Solo a partire dal 2010, con l’acquisizione dell’area al Comune di Pisa, ebbe inizio il processo di riqualificazione di questa antica porzione di città. Propedeutico al progetto di recupero (progetto di Fabio Daole e Mario Pasqualetti) è stato il grande scavo archeologico che ha guidato il restauro del rudere dell’Arsenale e ha fatto emergere pienamente la qualità architettonica della struttura di uno spazio scandito solo da pilastri e archi. L’edificio sarà utilizzato per i servizi a sostegno del Museo delle Navi Romane attualmente in via di realizzazione nei vicini arsenali medicei. L’Arsenale è stato ricostruito ammorzando le nuove murature direttamente su quelle del rudere e sono stati inseriti gli 8 pilastri mancanti, gli archi a tutto sesto, quelli a sesto ribassato e le arcate ogivali sui fronti. A partire dalla scoperta dei resti archeologici fino agli interventi strutturali di rilevanza sismica e all’inserimento degli impianti tecnologici, l’intero processo per il restauro architettonico è stato guidato da un intento filologico: restituire alla contemporaneità l’originario aspetto e il fascino dell’antico Arsenale repubblicano.

Articolo completo si trova nell'edizione 116 del 2019 alle pagine 46-53.

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