Nel novembre del 2018 L'UNESCO ha iscritto l'arte dei muretti a secco nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell'umanità. La candidatura era stata presentata da otto paesi europei: oltre all'Italia, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera. Nelle motivazioni si ricorda come i muretti a secco testimonino, dalla preistoria ai nostri giorni, i metodi usati per organizzare la vita e gli spazi lavorativi ottimizzando le risorse locali umane e naturali. Queste costruzioni dimostrano l’armoniosa relazione tra gli uomini e la natura e allo stesso tempo rivestono un ruolo vitale per prevenire le frane, le inondazioni e le valanghe, ma anche per combattere l’erosione del suolo e la desertificazione.
L'arte dei muretti a secco o "la memoria vivificata dai gesti"
Terrazzamenti della Valstagna, laboratori di innovazione agronomica
di Mirco Corato
Articolo completo si trova nell'edizione 118 del 2019 alle pagine 6-11.