Leonardo da Vinci, grande maestro della pittura e geniale figura del Rinascimento, è stato nel corso dei secoli argomento di intensi studi e dibattiti sia di livello scientifico che divulgativo. Sorprendentemente però, poche sono le pubblicazioni sulla scienza di Leonardo nonostante egli abbia lasciato taccuini voluminosi, colmi di descrizioni dettagliate di esperimenti, meravigliosi disegni e lunghe analisi delle sue scoperte. L’esposizione “La botanica di Leonardo”, in corso a Firenze, ripercorre l’evoluzione del suo pensiero contraddistinto da una originale sintesi tra arte e scienza. L’immagine che emerge è quella di un pensatore sistemico, un osservatore animato da un profondo rispetto per tutte le forme di vita, che ha lasciato al nostro tempo un’eredità estremamente rilevante. Negli ultimi decenni gli interessi della scienza e della tecnologia sono diven- tati sempre più settoriali ma, di fronte alla complessità in cui siamo immersi, è necessario ricondurre il pensiero a un’attitudine che onori e rispetti l’unità della vita, che riconosca la fondamentale interdipendenza di tutti i fenomeni naturali e che ci riconnetta alla Terra quale organismo vivente. Ciò di cui oggi si sente il bisogno sono la sensibilità e il tipo di approccio scientifico che Leonardo da Vinci delineò cinquecento anni fa proprio attraverso i suoi studi sulla natura.
Leonardo, pensatore Sistemico
Botanica, sintesi tra arte e scienza
di Fritjof Capra
Articolo completo si trova nell'edizione 118 del 2019 alle pagine 2-5.