Il restauro del complesso architettonico costituito dalla chiesa dei SS. Pietro e Paolo e dall’ex convento di S. Antonio Abate ad Ascoli Piceno, è un esempio tangibile di come il lavoro sinergico di un'intera comunità parrocchiale, con il coinvolgimento della Diocesi, delle istituzioni cittadine, dei tecnici e di tutte le maestranze, porti ad un risultato che dimostra come il recupero di un luogo straordinario possa costituire un’eccezionale beneficio, oltre che per la comunità cristiana, anche per la popolazione tutta. Il restauro ha posto grande attenzione nell’utilizzo di tecnologie e materiali naturali quali la pietra, il legno e la calce; allo stesso tempo si proceduto alla “depurazione” di tutti quei materiali e tecniche “non buoni” che sono risultati estranei al manufatto storico.
Restauro sinergico
Il senso del bene comune
di Eleonora Zampini, Andrea Fioravanti
Articolo completo si trova nell'edizione 97 del 2016 alle pagine 42 - 49.