Nella significativa location del complesso delle Murate, la Fondazione Italiana Bioarchitettura ha organizzato nella settimana dal 23 al 28 gennaio una intensa e qualificata iniziativa. L’obiettivo principale è quello di onorare il 30° anniversario della pubblicazione della rivista "Bioarchitettura - Abitare la terra, la rivista più importante ed affermata nel panorama italiano per i temi della bioarchitettura, dell’edilizia sostenibile, ma anche per la qualità con cui tratta la visione sistemica ed ecologica del pianeta con il contributo di un panel interdisciplinare di autorevolissimi esperti e accademici nazionali ed internazionali.

Due le manifestazioni dedicate. La prima. La Fondazione ha allestito nell’originale ma profondamente evocativo spazio del "semiottagono" del Murate Idea Park la Mostra intitolata "Costruire ecologico e CO2-free". La Mostra, che gode del patrocinio del Comune di Firenze-Assessorato alla Cultura, è accompagnata da una pubblicazione monografica, e raccoglie e mostra le best practice del costruire CO2 free, ponendo al centro della discussione “il costruire e abitare ecologico” intesi sia come effetto di una nuova cultura di vita, che come sfida in grado coniugare la difesa dell’ambiente con nuove opportunità di valorizzazione del territorio.

La seconda. Alla Mostra si è accompagnata anche l’organizzazione di un Convegno dedicato ai temi in oggetto, e con particolare attenzione all’edilizia scolastica verde e di qualità. Il Convegno intitolato “Formazione sostenibile Scuole green per un sapere ecologico” si è tenuto mercoledì 25 gennaio al Murate Art District, quindi sempre alle Murate ma stavolta nel plesso centrale dell’ex carcere fiorentino magnificamente rigenerato sotto l'input progettuale di Renzo Piano. Dopo i saluti di Valentina Gensini, Direttore Artistico del MAD e di Andrea Crociati come Presidente e di Laura Bati come consigliera dell’ Ordine Architetti PPC, sono intervenuti importanti relatori, moderati da Alberto Di Cintio coordinatore per la Toscana della Fondazione. Mons. Paolo Tarchi, membro del Consiglio direttivo della Fondazione, ha con profondità ricordato l'impegno della Chiesa e in particolare di Papa Francesco con la “Laudato Si” per la salvaguardia del creato e sottolineato in questo quadro l'importanza e l’incidenza della bioarchitettura come pratica anche etica e universale. Don Alessandro Andreini, la guida non solo spirituale della Comunità di San Leonino, ha segnalato in particolare l’impegno della Fondazione insieme alla Comunità per una attività di delicato intervento di rigenerazione e restauro di alcune parti della Certosa di Firenze, millenario monastero profondamente evocativo della sacra bellezza della sobrietà ed essenzialità nella presenza umana sulla terra e del suo dialogo rispettoso con la natura. E’ intervenuta poi Wittfrida Mitterer, la Presidente nazionale Fondazione Bioarchitettura, che ha raccolto il testimone del compianto arch. Ugo Sasso tragicamente scomparso il 9 gennaio del 2009, a cui dobbiamo l’introduzione e l'affermazione della bioarchitettura in Italia. Mitterer, infaticabile e generosa protagonista di un attivismo ecologista a tutto tondo, ha messo in evidenza l’importanza e l’incidenza della Fondazione non solo nell'attività di divulgazione e formativa, ma proprio per la piena e completa penetrazione dei fondamentali valori che permeano l’impostazione culturale, scientifica e tecnica della mission della Fondazione, citando i prestigiosi compagni di viaggio come Fritjof Capra e Lucien Kroll fra gli altri. Inoltre ha illustrato alcuni esempi di progetti per la scuola realizzati dalla Fondazione come la scuola di Empoli (su progetto di Ugo Sasso), a Pieve di Coriano, a Onna e prossimamente a Pisa. Andrea Giorgio, Assessore all'Ambiente e alla Transizione ecologica del Comune di Firenze, ha lodato l’impegno della Fondazione e ha ben comunicato soprattutto la necessità, davvero impellente e irrinunciabile, del cambio di passo davvero epocale dell’attività entropica e del suo modello di sviluppo davvero non più sostenibile. Con dovizia di dati ha poi declinato le principali misure in corso o già adottate dal Comune di Firenze per lo sviluppo della transizione ecologica e sui focus principali di clima e energia. Anche Sara Funaro, Assessora all'Educazione e al Welfare del Comune di Firenze ha portato un contributo ricco di dati e contenuti, e con molte immagini ha illustrato con dovizia di particolari le numerose e davvero significative attività di progettazione dedicate sulle scuole comunali. Un'attività in piena sintonia e in linea con le indicazioni concettuali e tecniche della bioarchitettura, e con il pieno coinvolgimento degli uffici tecnici dell'Amministrazione a conferma della positiva evoluzione anche del quadro formativo e di conoscenze del personale tecnico pubblico. Funaro ha poi sottolineato l'impegno programmatico verso una scuola sostenibile, inclusiva, modulare, con ampi spazi verdi e aperta h24 anche per le attività extrascolastiche e della comunità civica. Ludovico Arte, Preside dell’Istituto Tecnico per il Turismo "Marco Polo" di Firenze, dirigente di punta del nuovo e avanzato corso delle scuole fiorentine, con la consueta franchezza e passione non ha evitato di ricordare come gli edifici scolastici siano ancora in larga parte vetusti, concettualmente antiquati, a volte addirittura respingenti e ambientalmente negativi anche per il messaggio formativo. Arte ha sottolineato come sia fondamentale il contributo della struttura, dell'architettura, della forma, delle tecniche, dei materiali, del decoro e dell’apertura spaziale per far diventare lo stesso edificio scolastico luogo evocativo e pienamente rappresentativo del messaggio ecologista e quindi formativo ed educativo in se. E come sia altrettanto fondamentale il contributo eterogeneo di varie competenze e soggettività a partire dagli stessi studenti, quindi la necessità di dialogo e rapporto fattivo fra le istituzioni, il mondo della scuola, le professioni, tutti uniti nel medesimo obiettivo.