Tassonomia verde, europarlamentari al voto su gas e nucleare

Il Parlamento europeo deve rigettare la proposta di Bruxelles. Il nucleare va escluso in quanto non rispetta i criteri per i danni all’ambiente. Il gas fossile emana almeno 316 gr CO2e/kWh

L’Europarlamento, nella plenaria in programma a luglio, è chiamato a votare una risoluzione per rigettare la proposta della Commissione sulla tassonomia verde che prevede di considerare gas fossile e nucleare come fonti sostenibili. Una decisione che può scongiurare un duro colpo al green deal europeo e a una politica climatica in grado di fronteggiare l’emergenza climatica. La proposta di Bruxelles è in forte contraddizione con la scelta di puntare su rinnovabili ed efficienza energetica in risposta alla crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina. Ed è anche senza alcuna base scientifica, come invece richiede il regolamento sulla tassonomia.

La proposta della Commissione è stata adottata nonostante il parere fortemente contrario della Piattaforma sulla finanza sostenibile (Pfs), ossia del gruppo di esperti indipendenti nominati dalla stessa Commissione per il supporto scientifico necessario alla redazione di questa proposta di Atto delegato complementare per l’attuazione del regolamento sulla tassonomia. La Pfs, nelle sue raccomandazioni, ha infatti evidenziato che il nucleare va escluso in quanto non rispetta i criteri (previsti dall’art. 17 del regolamento) relativi al principio di non arrecare danni significativi all’ambiente, in particolare per quanto riguarda la gestione e lo smaltimento delle scorie. L’esclusione del gas fossile, invece, è motivata dal fatto che gli impianti a gas per fornire un contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici, come richiesto dal regolamento, devono emettere meno di 100 gr CO2e/kWh, mentre quelli più efficienti oggi a disposizione non ne emettono meno di 316.

È in linea con il parere scientifico del Pfs anche l’Institutional investors group on climate change (Iigcc) – formato da oltre 370 tra i maggiori investitori internazionali, con un portafoglio di 50.000 miliardi di euro – che ha chiesto di escludere il gas fossile dal regolamento sulla tassonomia in quanto “si indirizzerebbero capitali verso attività non compatibili con l’impegno Ue verso la neutralità climatica entro il 2050”.

L’Europarlamento deve rigettare la proposta della Commissione ed evitare che centinaia di miliardi di euro vadano sprecati tra nucleare e gas fossile, aggravando la duplice crisi climatica ed energetica.

Fonte: https://www.lanuovaecologia.it/tassonomia-verde-europarlamento-voto-gas-nucleare-fonti-sostenibili/

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