Quando parliamo di sostenibilità il primo movimento mentale che compiamo è una operazione di sottrazione, diminuzione, privazione. È questo il senso della decrescita.
A ben guardare esiste tuttavia la possibilità di configurare mentalmente una accezione totalmente diversa di sostenibilità, che meno tradisce il significato della parola. Possiamo pensare alla sostenibilità come sostegno, appoggio, motivazione, come un sostenere le forze della vita su questa terra. Questo doppio uso del termine sottintende una differenza di scenario paradigmatico: da una concezione meccanica (sottrarre/aggiungere; consumare/astenersi; crescere/decrescere, cioè, aumentare/diminuire) fondata sull’inerte, a una concezione metabolica (sostenere, motivare, corroborare), fondata sul vivente. Le tesi sostenute da Fritjof Capra vanno in questa seconda direzione. Secondo Capra la vita si organizza in reti, si auto-organizza, è intrinsecamente generativa, intrinsecamente creativa, intrinsecamente intelligente. A partire da quello che egli definisce pensiero sistemico avanzato possiamo quindi riformulare la domanda: Cosa significa, quindi, attivare un atteggiamento sostenibile?