Le pietre che cantano

Architettura e musica Proporzioni e numeri in una dimensione spaziale

Architettura e musica fanno parte di quelle attività artistiche che svolgono un ruolo indispensabile, e non comprimibile, per il conseguimento di obiettivi connessi al benessere fisico, spaziale, estetico, visivo, emozionale e sociale delle persone.

Sono forme di espressione artistica che contribuiscono da sempre, qualora caratterizzate da qualità formale, funzionale e strutturale (architettura) nonché sensoriale (musica), alla qualità della vita. In particolare, l’architettura è un processo mentale che conduce alla forma che si concretizza in spazio. Essa evoca un lavoro di pensiero e costruzione, come la sintassi di un periodo. Analoga considerazione metodologica può essere svolta per la musica. Per questo, fino agli anni Novanta del secolo scorso, nelle facoltà di architettura gli esami obbligatori di progettazione da sostenere (uno per ciascuno dei cinque anni del corso di laurea) non a caso erano denominati “Composizione architettonica”, assimilando il processo metodologico ideativo architettonico al processo creativo di una composizione musicale.

Architettura e musica presentano affinità ed elementi trasversali comuni ad entrambe le discipline che si sostanziano nei concetti di tempo, struttura, ritmo, armonia. Entrambe le espressioni artistiche trovano, inoltre, importanti riferimenti nei processi naturali e in particolare in quelli biologici e astronomici.

Articolo completo si trova nell'edizione 147 del 2024 alle pagine 2-5.

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