New York, 1964. Al MoMa (Museum of Modern Art) va in scena una delle più interessanti mostre fotografiche. Allestita dall’architetto austriaco Bernard Rudofsky, la rassegna “Architecture Without Architects” divulgò un’architettura informale che esaltava l’edilizia vernacolare come antitesi ai linguaggi classici dell’architettura moderna. Accanto alle numerose testimonianze di costruzioni prodotte da non specialisti ma dal “fare” collettivo e spontaneo di un’intera comunità (capanne primitive in Asia e Africa, maestosi edifici in terra cruda, trulli pugliesi, villaggi fortificati, casepalafitta, magazzinifortezze, casegrotta della Cappadocia in Turchia ecc.), fecero la loro comparsa anche i suggestivi trabucchi o trabocchi.
La rinascita degli anfibi adriatici
L’architettura dei trabucchi, antiche “macchine da pesca” costiere
di Emanuele Meloni
Articolo completo si trova nell'edizione 125 del 2020 alle pagine 42-51.