Condizioni non comuni in Italia hanno reso possibile il progetto architettonico
della Casa di Cura per Anziani a Rio di Pusteria e ne hanno orientato il carattere,
grazie alla lungimiranza della committenza e ai modi di affidamento
dell’incarico del progetto.
I Comuni di Rio di Pusteria, Vandoies, Rodengo e Naz-Sciaves avevano la
necessità di realizzare sia una casa di riposo che una casa di cura. Gli studi
ambientali e di fattibilità avevano individuato la sede nel complesso conventuale
dell’Istituto Sacro Cuore di Gesù, della Congregazione delle Suore Terziarie
di S. Francesco. La scelta è risultata encomiabile in quanto ha portato
al recupero di un edificio storico risalente all’XI sec.
La committenza ha manifestato così una doppia consapevolezza: la prima,
riconoscendo il suo valore storico e architettonico e, nello stesso tempo,
considerandolo il più importante elemento urbano del piccolo paese e per
questo da tutelare, da sottrarre a un incerto destino e da preservare per
salvaguardarne l’uso pubblico, affrontando anche costi maggiori per la sua
trasformazione.
La seconda consapevolezza riguarda le modalità di affidamento dell’incarico
del progetto: un concorso europeo con selezione preliminare su curriculum.
Nel 2015 viene bandito il “Concorso di progettazione a procedura ristretta in
unica fase per la ristrutturazione del complesso conventuale sotto tutela dei
Beni architettonici in Casa di Riposo e di Cura e la costruzione di un nuovo
convitto per ragazze”.
Il 9 marzo 2016 il progetto viene aggiudicato. Adattare il complesso conventuale
a Casa di Riposo e di Cura per anziani ha imposto anche la costruzione
di una residenza per giovani ragazze, che precedentemente erano ospitate
nel convento stesso e frequentavano la vicina scuola.