Masdar City ha riscosso grande attenzione nel 2008 ed è stata celebrata
come una strategia sostenibile di urbanizzazione per il futuro. L'idea alla
base di Masdar City era e rimane quella di combinare le tecnologie più avanzate
con i principi di pianificazione dei tradizionali insediamenti arabi, al fine
di creare una città nel deserto che fosse a emissioni zero e senza rifiuti.
Inizialmente progettata su una sorta di podio alto 9 metri, prevedeva una
zona pedonale allo stesso livello, mentre il traffico veicolare sarebbe stato
relegato all’altezza del suolo ed effettuato tramite veicoli autonomi. Le case
potevano quindi essere costruite molto vicine tra loro per creare ombra,
mentre camini solari posizionati strategicamente avrebbero garantito un
clima piacevole anche nei mesi estivi. Grande attenzione è stata data alle
fasi del riciclo: sia le acque reflue sia la maggior parte dei rifiuti avrebbero
dovuto essere riutilizzati, mentre i rifiuti organici sarebbero stati compostati.
Tecnologie pulite e fonti rinnovabili avrebbero dovuto essere sviluppate e
implementate per promuovere una vita oltre il petrolio e diversificare l'economia
degli Emirati Arabi Uniti.
Il piano prevedeva un investimento di 22 miliardi di euro entro il 2016 per
sviluppare un'area di 640 ettari e creare un ambiente sostenibile per circa
50.000 persone.
Qual è la situazione oggi? Attualmente, circa 4.000 persone lavorano nella
città, ora dichiarata zona di libero scambio, e circa 2.000 vi risiedono. Più di
1.000 organizzazioni pubbliche e private hanno stabilito la loro sede a Masdar
City, purtroppo i piani per la creazione di un'università sono falliti.
Tutti gli edifici costruiti (meno del 10% della massa edificabile prevista) sono
stati realizzati con elevati standard energetici e almeno tre di essi sono a
bilancio energetico zero, producendo tanta energia quanta ne consumano.