Noi tutti, in quanto esseri percepienti, valutiamo di continuo sensorialmente spazi, ambienti e cose: la nostra esperienza quotidiana è costituita di di luoghi che ci troviamo ad abitare, percorrere, stimare percettivamente. Oggi dobbiamo contrastare la “piattezza” di sensibilità dettata dalla crescita tecnologica attraverso un percorso di ricerca progettuale che ridefinisca contesti d’uso e d’esperienza, spazi capaci di restituire all’uomo la consapevolezza di essere un sistema percipiente attivo e reattivo.
Strategie di piano
Urbanistica ecologica: possibilità o utopia
di Giovanni Boni
Articolo completo si trova nell'edizione 6 del 1996 alle pagine 28 - 29.