Se oggi torniamo a parlare dell’indispensabile re-integrazione della spiritualità nella vita dell’uomo, intendiamo in primo luogo la questione di come recuperare la consapevolezza di essere parte qualcosa di più grande. Un concetto analogo vale anche per la città: è un palinsesto, un testo riscritto più volte, le cui prime stesure sono ancora presenti sotto quelle attuali e hanno un significato e degli effetti su quelle successive, per cui occorre recuperare la memoria di queste stratificazioni. La città è un holon, un elemento della catena costituita da uomo-casa-città-cosmo. Nell’era premoderna quasi tutte le civiltà hanno utilizzato immagini simboliche a rappresentare il loro mondo, il territorio e la città, per cui determinate figure hanno identificato luoghi speciali e si sono tramandate nel tempo. Possiamo dunque tentare di creare nuovi luoghi in grado di affinare la nostra ricettività nei confronti della forza creatrice della natura.
Alla ricerca della sacralità perduta
Simboli e archetipi nella costruzione urbana
di Carl Fingerhuth
Articolo completo si trova nell'edizione 105 del 2017 alle pagine 32 - 37.