Le aiuole che ravvivano lo slargo del marciapiede o il piccolo parco davanti alla scuola, la rotonda di un incrocio, gli spazi aperti condominiali ma anche quelle di giardini pubblici e aree verdi disseminate in città hanno tradizionalmente avuto, come principale funzione, quella di “abbellire” un particolare ambiente urbano. Per questo, soprattutto in passato, le amministrazioni pubbliche tendevano a piantumare specie e cultivar annuali con un forte impatto visivo ma anche manutentivo. Negli ultimi decenni, maggiori ristrettezze economiche rispetto al passato hanno portato un po’ alla volta ad abbandonare questo approccio e a preferire l’utilizzo di piante erbacee perenni ed erbe ornamentali la cui maggiore aspettativa di vita sembrava poter garantire investimenti più coerenti, riducendo i costi di gestione.
Planting ecologico
Rigenerare città e periferie
di Mauro Crescini
Articolo completo si trova nell'edizione 139 del 2023 alle pagine 12-18.