Mai nella storia umana si è avuto uno sviluppo delle città come negli ultimi 150 anni: la conoscenza profonda della storia ci abilita ad avere una visione critica nei confronti della città moderna. Oggi la città dignitosa deve evitare la spettacolarizzazione, offrendo nicchie ed anfratti in cui è possibile ritirarsi per guardare, sentire e godere della vita sulla strada e sullo spazio pubblico. La disciplina progettuale deve sorgere su basi forti, riservando occasioni e possibilità: l’urbanistica deve rispettare i bisogni basilari dell’uomo abbandonando ogni superbia artistica.
Progettare la normalità - Bioarchitettura Quotidiana - Riumanizzare e civilizzare l'urbano - Atti della Convention Internazionale 2013 – La città, un sistema vivente complesso
Spazi e composizione urbana
di Rob Krier
Articolo completo si trova nell'edizione 83 del 2013 alle pagine 84 - 87.