Il prossimo 4 novembre, a Desulo, presso l'aula Magna dell'Istituto Comprensivo, si terrà il convegno Architettura rigenerativa. L’esempio dei Centri matrice di DESULO, organizzato dalla Fondazione Bioarchitettura e dall'arch. Vado, delegato della Fondazione per la Sardegna.
Dalla Città storica sarda di Desulo, è possibile trarre materie e ragioni immateriali per l’Architettura rigenerativa del terzo millennio.
Dedotto dai principi di “sostenibilità” di fine Novecento, il Concetto di Architettura rigenerativa, si fonda su una tipologia che funziona come un sistema a ciclo chiuso, in cui l'edificio raccoglie la sua acqua, la sua energia, le sue risorse, utilizzandole e riusandole a piacimento, autoalimentandosi ed eliminando i rifiuti
(Manuela Borseti - 2023).
Tale semantica “à la page” può oggi essere sostenuta, grazie alle tecnologie “smart” contemporanee che permettono di ridurre i carichi energetici e di monitorare i sistemi di controllo, aiutando a rendere una abitazione quasi "vivente", ovvero reattiva ai cambiamenti dell'ambiente e in grado di rigenerare le proprie risorse. Asuai, Ovolaccio e Issiria, i tre “centri matrice” di Desulo, caratterizzati da case tipiche realizzate in pietra di scisto, conservano immutati i caratteri di una architettura naturale, che, con le loro murature autentiche, rappresentano la genesi ante litteram di quell’architettura rigenerativa dalla corretta Valutazione del Ciclo di Vita dei materiali, oggi tanto ricercata.
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