Scuola Grilli 2018/2019

I progetti degli alumni di CasaClimaBio

Il Gianicolo è un colle romano prospiciente la riva destra del Tevere. La pendice orientale degrada verso il fiume mentre quella occidentale, meno ripida, ospita il nucleo originario del moderno quartiere di Monteverde. Assieme a Monte Mario è uno dei luoghi più panoramici della città con vista a est sui quartieri limitrofi e a nord sui maggiori monumenti architettonici del centro storico.
Per lunghi secoli, il colle ha visto avvicendarsi popoli e tradizioni, in un intreccio tra sacralità e lotte civiche il cui ricordo è ancora vivo nei manufatti che lo popolano: Villa Lante, la Fontana dell'acqua Paola, la Chiesa di S. Onofrio, i Monumenti a Giuseppe Garibaldi e alla sua rivoluzionaria consorte Anita. L'area, teatro delle vicende eroiche dei combattenti per la Repubblica romana nel 1849, fu poi trasformata dalle nuove istituzioni italiane in passeggiata pubblica e dedicata alla memoria della difesa di Roma.

Sulla sommità del rilievo collinare, alla fine della “Passeggiata del Gianicolo”, sorge la scuola materna ed elementare Gaetano Grilli. La posizione ad un’altezza di circa 80 metri s.l.m conferisce al complesso scolastico un interesse paesaggistico del tutto eccezionale. L'area su cui sorge la scuola, il sedime del bastione delle mura di Urbano VIII, faceva probabilmente parte del giardino di Villa Lante le cui dimensioni e confini furono ristabiliti per costruire, nel 1883, la passeggiata. Il muro di cinta che, a nord, separa la scuola dall’Ospedale Bambin Gesù, segnava probabilmente il confine della villa, come si può dedurre dalla planimetria storica e dalla presenza di una piccola esedra con fontana, tipico elemento decorativo dei muri di cinta.

Il lotto, di forma triangolare, si estende complessivamente per circa 4.500 mq di superficie, per gran parte destinata a giardino dove ogni giorno decine di bambini corrono, ridono, giocano, imparano a leggere e scrivere e, se non fosse per le loro urla allegre o per i giochi sparsi tra gli alberi, niente lascerebbe intendere che quel luogo ospita una scuola.

Costruita nel 1911 fu la prima scuola “all'aperto” romana. Rientrava in un progetto nazionale di scuole destinate a bambini con problemi respiratori o malnutriti. In questi edifici, inseriti all'interno di parchi o giardini, gli scolari godevano dei benefici legati allo svolgimento di attività all'aperto tra cui il giardinaggio, a particolari cure mediche e a una ricca dieta ricostituente. Questa commistione tra didattica e servizi per il benessere fisico, oltre ad essere rivoluzionaria per l'epoca, garantiva ai bambini positivi effetti psicologici. Neppure dal punto di vista urbanistico Scuola “Gaetano Grilli” rispecchia la tipologia tradizionale e le aule non sono raccolte in un unico edificio. L’insieme sembra piuttosto un piccolo parco dove risaltano alcune costruzioni lignee dalle pareti verde salvia che si mimetizzano tra i cespugli e le chiome degli alberi. La scuola composta da quattro padiglioni accoglie oggi circa 100 bambini suddivisi in 6 aule (5 per la scuola elementare, 1 per la scuola materna). Tre di questi edifici hanno struttura in legno e, di questi, uno è stato ampliato sul lato ovest con una struttura in cemento armato. Il quarto è un prefabbricato con struttura in ferro costruito nel 1950. Questi manufatti delimitano il giardino a nord e ovest e si affacciano a sud sull'area verde ancora oggi ricca di essenze tra cui alti e rigogliosi platani, allori, oleandri, aceri. Ogni padiglione ospita una o due classi oltre ad alcuni servizi collettivi (mensa con cucina, infermeria, ufficio, abitazione del custode, servizi igienici) che sono stati man mano ampliati attraverso interventi successivi che nell'arco degli ultimi decenni hanno alterato notevolmente l'equilibrio estetico dei manufatti.

La scarsa trasformabilità dell’edilizia prefabbricata mal sopporta gli interventi di adeguamento. Gli annessi in muratura per i servizi igienici ad esempio sono oggi in una situazione di forte degrado oltre che rappresentare un’incoerenza sia dal punto di vista tipologico che distributivo.

Tutti i padiglioni hanno pianta rettangolare con copertura a due falde. Quelli costruiti in legno di larice verniciato poggiano su una base muraria di circa 40 cm e raggiungono un’altezza massima al colmo di 3,90 metri. Sono composti da pareti doppie con struttura a montanti e traverse, copertura sostenuta da capriate lignee su cui poggia un manto di lamiera grecata, in legno sono anche finestre, persiane e serramenti interni. Il prefabbricato, costruito nel 1950, ha montanti in ferro, capriate metalliche, tamponature in pannelli di muratura prefabbricati e controsoffitto in fibre minerali. Le finestre hanno telaio in alluminio e sono prive di dispositivi di protezione solare. Risalente al 1950 è anche la l'appendice in cemento armato addossata ad uno dei padiglioni in legno. Inevitabilmente il tempo, l'incuria dovuta alle scarse risorse finanziarie e le mutate esigenze didattiche hanno contribuito all'usura dei quattro manufatti. Quelli lignei, seppur debitamente controventati, presentano modesti segni di degrado nelle finiture e scollamenti verticali dei divisori interni. Il quarto padiglione e la superfetazione in cemento invece hanno subito danni più consistenti. In generale si riscontrano problemi di microclima, infiltrazioni d'acqua, carenza di collegamenti e spazi adeguati alle attività scolastiche.

Nell’ambito dell'undicesima edizione del Master CasaClima-Bioarchitettura presso l’Università Lumsa di Roma, i corsisti si sono impegnati in un progetto di riqualificazione energetica, architettonica e paesaggistica del complesso scolastico. L'approccio progettuale è stato cauto e attento alle esigenze dei piccoli fruitori della scuola oltre che di quelle del personale docente e della pubblica amministrazione.

Infatti, in concomitanza agli incontri effettuati con la direzione del I Municipio di Roma (in particolate con la responsabile dell'ufficio tecnico arch. Chiara Cecilia Cuccaro e con l'Assessore alle Politiche Scolastiche dott. Giovanni Figà Talamanca) è stata data voce ai giovanissimi studenti che hanno contribuito ai lavori proponendo fantasiose e altrettanto interessanti visioni delle migliorie da apportare. Tra queste l’idea di realizzare un atelier, uno spazio di lavoro ed espositivo allestito con le opere dei bambini. Insieme a loro, la dirigente scolastica, dott.ssa Rosa Isabella Vocaturo, le maestre e i rappresentanti dei genitori hanno esposto le loro esigenze e messo in luce le carenze della scuola. Queste fanno riferimento in particolare alle ridotte dimensioni degli ambienti, alla mancanza di spazi per le attività motorie e per i laboratori, all’inadeguatezza dell’impianto di riscaldamento. Tra le proposte di miglioramento la creazione di almeno due spazi polifunzionali tra cui una serra o altro elemento di collegamento tra i vari padiglioni e uno spazio esterno protetto per garantire le attività all’aperto anche in condizioni climatiche sfavorevoli. Una fondamentale richiesta riguarda infine l’ampliamento della struttura scolastica ed il raddoppio della scuola materna.

Il lavoro di ascolto ed analisi svolto dai professionisti durante il master si è concretizzato in cinque progetti presentati alla comunità in occasione del convegno pubblico tenutosi alla Sala del Consiglio del Municipio Roma I Centro. I risultati, accolti con sincero entusiasmo dagli addetti ai lavori e dai partecipanti all’incontro, hanno il merito di rispondere alle necessità funzionali ed energetiche avanzate dagli utenti della scuola attraverso un linguaggio architettonico organico e rispettoso del contesto paesaggistico.

La scuola del sole verde

Maurizio Bianchi, Lucia Bossio, Simonetta Ciccalotti, Claudio D'Andrea

La lettura del luogo, dei suoi vincoli e peculiarità ci ha suggerito di concentrare gli ampliamenti lungo il margine ...

Metamorfosi

Sara Bodiglio, Salvatore La Puma, Martina Paoloni, Francesco Soro

Il sito su cui sorge l’attuale scuola a cui si riferisce il progetto è costituito da un’area di forma triangolare ...

La scuola nel giardino

Andrea Anzellotti, Pietro D'Anna, Laura Tipaldi

Nel dover operare una scelta tra gli obiettivi, definiti nel corso di diversi incontri abbiamo ritenuto prioritario concentrare ...

La scuola dell'accoglienza

Francesco Barducci, Gavino De Sarno, Carola Parrinello, Cristina Sciommeri

La scuola Grilli nasce nei primi anni del ‘900 e si sviluppa secondo il modello di “scuola all’aperto” nel 1911 ...

Crescere nel verde

Giacomo Di Rienzo

Spazi aperti e verde

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