Editoriale - Paesaggi

La complessità non è un ostacolo

Nel dibattito contemporaneo, per ricongiungere urbanistica e architettura, anche l’azione di Bioarchitettura ha contribuito a spostare l’interesse dall’oggetto al contesto, verso contaminazioni, dialoghi, predominio delle relazioni immateriali.
Ormai qualsiasi intervento, qualsiasi progetto di trasformazione, non può essere colto pensato e valutato, se non come parte di un tutto, vale a dire come un frammento di sistemi più ampi.
Il problema è come manifestare appartenenza ai luoghi, agli ambienti umani e naturali; cioè come concretizzare in modo sostenibile la coscienza paesaggistica, ambientale e culturale della nostra epoca.

Articolo completo si trova nell'edizione 85 del 2014 alle pagine 2 - 3.

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