Casa Giannone autarchia vissuta

Architettura bioclimatica, archeologia eco-logica

La casa, che sorge in collina nell’agro palermitano, ha uno sviluppo longitudinale lungo l’asse sud-nord in modo che ai quadranti climaticamente meno favorevoli venga esposta la minore superficie di pareti e ha un profilo triangolare con una inclinazione di 38°, perché a questa latitudine si possa così avere la maggiore incidenza dei raggi solari per metro quadro. Un forno con la sua canna fumaria interrompe la linea obliqua del profilo della casa, dal punto di vista funzionale si è pensato dotarlo di due bocche affinché possa essere utilizzato dall’esterno in estate e dall’interno dell’abitazione in inverno. È anche questa una maniera per accordare i cicli di vita alle stagioni.

Una cisterna sul lato ovest della casa raccoglie l’acqua piovana. All’esterno una scala si inerpica, in un’unica rampa senza corrimani, fino alla terrazza-giardino, il tetto inclinato è ricoperto di coppi e canali recuperati da una preesistente casa contadina. Ampie vetrate consentono la compenetrazione dello spazio interno ed esterno, fondendo architettura e paesaggio. La serra, realizzata a settori vetrati apribili, d’estate si copre di piante rampicanti a foglia caduca, dando luce e calore in inverno al soggiorno dal loosiano “raumplan”, anche questo con una ricca dotazione di verde. Più in là, intervallato da una doppia libreria, un ambiente raccolto intorno al camino sospeso, in compagnia di enigmatici ospiti. Pergolati esterni di vite e di glicine danno ombra in estate, ma si spogliano in inverno, consentendo all’irraggiamento solare di penetrare all’interno dell’abitazione grazie all’ampia sfinestratura, il pergolato di vite ad ovest dà a settembre un’ottima uva da tavola, in piena tradizione mediterranea. Le aree a giardino pensile e il verde verticale ricadente, oltre al piacevole aspetto estetico, svolgono una funzione di ombreggiatura, su quest’ultimo gli uccelli hanno fatto numerosi nidi nei quali, non di rado, vengono depositate piccole uova - è uno degli aspetti più poetici della Bioarchitettura. 

Articolo completo si trova nell'edizione 144 del 2024 alle pagine 30-39.

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