Ambienti di vita stimolanti

Agire a livello europeo

Benché letti come costanti, i suddetti punti erano inevitabilmente legati alla temperie culturale di quell’epoca. Nel 1958 Il X° CIAM si era appena concluso e si stava preparando l’ultimo - Otterlo in Olanda nel 1959 - quello che segnò il dissolversi degli assunti che per trent’anni avevano generato e animato i Congressi Internazionali di Architettura Moderna.

Ecco brevi e significative tappe. Nel 1957 le tesi del Team X si andavano assestando; il libro “Survival Through Design” (Neutra, 1954) era stato da poco pubblicato; l’”architettura organica” faceva ben sperare e continuava a fare proseliti. “I limiti dello sviluppo” sarà pubblicato quindici anni dopo e da lì il continuo crescere della consapevolezza sulle questioni ambientali e sull’esigenza di sostenibilità. Nei primi anni ’90 nasce “Bioarchitettura /Abitare la Terra”, la prima rivista italiana a occuparsi dell’abitare e del costruire ecologico.

I tre gruppi di tendenze alle quali faceva riferimento Mumford nel 1957 sono tutt’altro che estinti: di fatto manifestano aspetti ricorrenti riconducibili a differenti forme di egoismi. Quando non sono banali espressioni di incultura, d’indifferenza o di “semplificatori terribili”, in verità, già preconizzati dal grande storico svizzero Jacob Burckhardt a fine ‘800.

Articolo completo si trova nell'edizione 144 del 2024 alle pagine 2-9.

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