Nei lunghi secoli che hanno visto il fiorire della cultura tradizionale cinese, la lettura del paesaggio si è sempre fondata sulla riconoscibilità della corrispondenza esistente tra i vari campi dell’esperienza umana. Elemento cardine di tale corrispondenza è il “qi”, energia sottile che costituisce il fondamento immediato ed il principio vitale degli esseri e di tutto ciò che è manifesto. Tale aspetto rende più comprensibile il “feng-shui” (geomanzia) teso all’individuazione del sito qi migliore, idoneo alla fondazione di una “dimora Yang” o una “dimora Yin”. Pittura di paesaggio e giardino cinese ci mostrano una visione che si regge sull’idea di un ordine universale che regola natura e uomo: solo chi sa guardare con gli occhi del cuore questo teatro del divenire è concesso di vedere nell’inesauribile processualità i rimandi alle costanti che ne sono radice.
Cina: il teatro del divenire
Pittura di paesaggio e giardini della tradizione
di Maurizio Paolillo
Articolo completo si trova nell'edizione 46 del 2006 alle pagine 62 - 63.