L’hotel Cave Bianche, poggia sul banco di calcarenite della più grande cava ipogea, dismessa nel 1970, nell’isola di Favignana in Sicilia. La struttura geomorfologica del luogo è diventata il basamento naturale su cui si è sviluppato il progetto: gli edifici del complesso alberghiero sembrano emergere dal fondo della cava così come accadeva un tempo alle sagome di pietra, man mano che procedeva l’attività estrattiva. Il progetto di Cusenza+Salvo Studio, si distingue per il linguaggio architettonico semplice che non cede al mimetismo: il contesto ambientale ha richiesto la costruzione di edifici a bassa tecnologia e l’impiego di materiali adeguati a sostenere, anche dal punto di vista climatico, una profonda relazione con il luogo. Un giardino rigoglioso chiude la composizione di questo complesso architettonico ricco di dettagli legati alla tradizione costruttiva locale che vengono reinterpretati ispirandosi alla poetica del non finito. Luca Gandolfo, proprietario delle cave e imprenditore, descrive in una intervista, i principi su cui si basa la trasformazione della cava.
Hotel nelle cave bianche
Un albergo ipogeo nell’isola di Favignana
di Wittfrida Mitterer, Monica Carmen
Articolo completo si trova nell'edizione 111 del 2018 alle pagine 24 - 35.