Gli alberi del futuro

Era usanza al mio paese piantare un castagno nel proprio “tancato” il giorno 

del battesimo di un figlioccio.

Con questo dono, il padrino stringeva il bambino alla famiglia di colui che lo

aveva battezzato.

Il figlioccio aveva l’obbligo di curarlo per tutta la sua vita raccogliendone i

frutti per l’eternità: infatti questo albero veniva ereditato dalla famiglia

del donato.

Ma un albero di castagno, perché produca frutti, abbisogna di 30 anni di

cure al termine delle quali produrrà almeno due “starelli” di frutto.

Allo stesso modo il sorbo veniva piantato dai giovani il giorno del ricevimento della chiamata alla leva militare e avrebbe prodotto frutti solo dopo

30 anni.

Gli antichi piantavano alberi per i discendenti.

I moderni li tagliano.

I nostri nonni pensavano al nostro futuro così come noi pensiamo al nostro

miserabile presente.

Loro lavoravano per vivere.

Articolo completo si trova nell'edizione 142 del 2023 alle pagine 2-3.

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