Kematen

Ampliare il centro

Kematen si trova alla confluenza della valle del Sellrain con la valle dell’Inn. Qui, in una conca aperta dove svetta il castello Birga, circondata da luoghi preistorici quali Blasiusberg, Martinsbühel, Vellenberg, siti famosi per i ritrovamenti di reperti risalenti all’età del bronzo, iniziarono le prime costruzioni. A nord-ovest della chiesa parrocchiale si trova una piazza triangolare aperta in due direzioni: lungo la Bahnhofstrasse e lungo il Rauthweg verso Martinswand. Nel punto in cui il Rauthweg lascia l’area del villaggio si accede alla piazza triangolare e poi alla piazzetta a nord-ovest mentre una strada stretta conduce a est verso Innsbruck. Kematen viene delimitato da un lato dalla catena montuosa del Hechenberg, dall’altro dal pendio del conoide alluvionale del Mellach. Nel percorso verso la stazione ferroviaria la strada passa attraverso un grande porticato, mentre il passaggio pedonale attraversa una porta con architrave rettilineo. Ad est, la piazza triangolare viene delimitata dalla casa del medico e del sindaco e qui trova posto la scuola, la cui ubicazione era già prevista nel primo progetto urbanistico dell’architetto Willi Stiegler. 

La suddivisione in zone dello spazio pubblico, privato e semi-pubblico conferisce un aspetto distintivo. Le sezioni progettate individualmente supportano la sostenibilità della struttura in ogni dettaglio. L’identità e l’individualità di ogni ingresso della casa creano un ricco potenziale di progettazione architettonica. Le case con le loro facciate riprendono gli elementi stilistici dei masi altoatesini. Le finestre disposte orizzontalmente formano linee che si estendono attraverso i singoli lotti e collegano le singole facciate per formare pareti quadrate continue.

Il progetto urbanistico a firma dell’architetto Willi Stiegler è stato coordinato dall’architetto Helmut Erdle che ebbe la supervisione generale della costruzione dei quartieri per gli optanti nel Tirolo e nel Vorarlberg.

Articolo completo si trova nell'edizione 142 del 2023 alle pagine 50-53.

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