Judenburg

Dalla città compatta al paesaggio costruito

Nella valle del fiume Mur, in Stiria, sorge una piccola località chiamata Judenburg, il cui nome tradotto letteralmente significa “castello degli ebrei“. Secondo alcuni storici, furono i nobili stiriani che nel medioevo invitarono mercanti e banchieri nella zona che ben presto divenne punto di incontro di culture, di affari e di commerci che fiorirono grazie alle vie di comunicazioni importantissime da lì passanti, come quella che univa Vienna e Venezia. Tralasciamo tutto e soffermiamoci sul nostro argomento-guida: il quartiere degli optanti. La composizione urbanistica sviluppata per l’insediamento degli optanti a Judenburg si basa su due grandi rettangoli. Ognuno dei due massicci blocchi residenziali ha forma di rettangolo e racchiude un enorme cortile interno. I due blocchi comunicano l’uno con l’altro, toccandosi diagonalmente negli angoli diametralmente opposti. Le case sul fronte strada si sviluppano su un unico piano, mentre quelle laterali sono a due piani. Grandi porticati sempre aperti collegano il plesso edilizio con il centro città.

L’altezza degli edifici monopiano è il punto di riferimento per l’insieme delle case bifamiliari realizzate vicino le sponde del fiume Mur. Nei dettagli e nel decoro urbano si riscontrano forti rimandi all’architettura di Theodor Fischer, come il quartiere residenziale modello di Gmindersdorf a Stoccarda. Al contrario dell’edilizia comunale viennese del novecento, compatta e massiccia, a Judenburg un ampio cortile arioso rettangolare circondato dalle case consente l’esposizione ottimale di ogni singolo ambiente abitativo ed oltre ad essere un serbatoio d’aria fresca, fa pure da volano termico, sfruttando il verde e l’irraggiamento solare

Articolo completo si trova nell'edizione 142 del 2023 alle pagine 46-49.

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