Imparare da Leonardo

Perciò, per apprezzare appieno la portata del genio scientifico di Leonardo, sarebbe necessario avere costantemente presente l’evoluzione del suo pensiero in molte discipline parallele ma interconnesse. Con questo criterio ho proceduto nel lavoro di assimilare e comprendere il pensiero scientifico di Leonardo da Vinci … Credo infatti che la costante attenzione a relazioni, schemi, qualità e trasformazioni nei suoi scritti, disegni e dipinti – i segni rivelatori del pensiero sistemico – sia stato ciò che mi ha inizialmente attratto verso il suo lavoro e che mi ha tenuto completamente affascinato per così tanti anni.

Leonardo aveva l’intenzione di presentare i risultati delle proprie ricerche nella forma di un insieme coerente e integrato di conoscenze. Se non riuscì mai a farlo fu perché nel corso della sua vita sentì più forte l’obbligo di espandere, perfezionare e documentare le sue indagini che non quello di ordinarle in modo sistematico. È per questo motivo che, nei secoli successivi alla sua morte, coloro che hanno studiato i suoi famosi codici hanno avuto la tendenza a considerarli disorganizzati e caotici.

In realtà, secondo me, nella mente di Leonardo quella scienza non era affatto priva di ordine, anzi gli offriva un quadro coerente e unificante dei fenomeni naturali. Ma tale quadro è radicalmente diverso da quello di Galileo, Cartesio e Newton.

Articolo completo si trova nell'edizione 143 del 2024 alle pagine 2-5.

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